Nasce la Comunità Energetica Rinnovabile della Saccisica
È ufficiale, la CER della Saccisica è realtà. Fondata da cinque promotori – Luca Carnio (presidente), Paolo Lovato (vicepresidente), Lamberto Toscani, Simone Lando e Giovanni Uliana – la comunità si è costituita in forma di associazione semplice, con l’obiettivo di produrre, consumare e condividere energia rinnovabile a livello locale.
La nascita della CER è stata fortemente voluta dalla Fondazione di Comunità della Saccisica, con il sostegno dei dieci Comuni aderenti: Arzergrande, Brugine, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Piove di Sacco, Pontelongo, Polverara, Sant’Angelo di Piove e Saonara.
Che cos’è una CER?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono reti locali composte da cittadini, enti pubblici, imprese e associazioni che si uniscono per generare energia da fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici, e condividerla tra i membri. Il modello consente:
- Risparmio economico sulle bollette
- Produzione e autoconsumo di energia verde
- Contributi a fondo perduto fino al 40%
- Progetti sociali per contrastare la povertà energetica
In questo modo, i cittadini diventano protagonisti attivi della transizione ecologica, contribuendo a ridurre le emissioni e la dipendenza energetica dalle fonti fossili.
Le prossime tappe
A settembre sarà convocata un’assemblea aperta alle circa 100 persone già interessate. In quella sede si definiranno in modo partecipato le modalità di gestione e distribuzione delle premialità economiche.
Nel frattempo, chi desidera accedere all’incentivo statale del 40% a fondo perduto per impianti fotovoltaici sotto 1 MW dovrà aderire alla CER ed effettuare la domanda entro il 30 novembre 2025. L’installazione potrà avvenire anche nel corso del 2026.
A breve saranno attivati un numero di telefono e una mail dedicata per informazioni e assistenza, il sito internet ufficiale con modulistica per iscriversi e configurarsi al GSE.
«Sono mesi che lavoriamo con la Fondazione e i Comuni per costituire la CER – spiega il presidente Luca Carnio –. È una grande opportunità per il nostro territorio: per il rispetto dell’ambiente, per il risparmio in bolletta, per contrastare la dispersione energetica e per generare nuovi progetti sociali, che andranno concordati con i sindaci. È anche un’occasione per creare nuove forme di socialità: le comunità energetiche sanno unire le persone, farle incontrare, costruire relazioni.
Abbiamo scelto di accelerare anche in pieno luglio, mese poco adatto a incontri e riunioni, per consentire a chi vuole installare un impianto fotovoltaico di cogliere l’occasione dell’incentivo a fondo perduto. Inoltre, abbiamo ricevuto sollecitazioni da molte imprese, soprattutto energivore, interessate a partecipare per abbattere i costi della bolletta. I primi di settembre convocheremo l’assemblea pubblica per definire insieme i criteri di suddivisione delle premialità economiche».
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